Descrizione
di ‘Abdu r-Razzâq Yahyâ (Charles-André Gilis)
La zakât è l’‘elemosina rituale’ e fa parte dei ‘pilastri’ dell’Islam; il termine deriva da una radice araba avente il senso di ‘purificazione’. Sulla base dell’opera di Ibn Arabî (ma anche di quella di René Guénon e di Michel Vâlsan, nell’Islam Sheykh Abd al-Wâhid Yahyâ e Sheykh Mustafâ Abd Al-Azîz), Gilis la considera principalmente come il ‘diritto di Allah’ che deve essere riconosciuto tanto sulle ricchezze quanto sull’anima stessa dell’uomo, e va alla ricerca delle implicazioni di ordine ‘metafisico’ che se ne possono legittimamente dedurre.
“La zakât iniziatica,” dice Gilis, “appare essenzialmente come una purificazione rispetto a tutto ciò che è ‘illusione’, il che è come dire che la dottrina che vi si riferisce è una dottrina della realizzazione attraverso la Conoscenza.”
Edizioni Orientamento/Al-Qibla, 169 pagg.
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